
Un italiano su dieci soffre di acufene. Essi si presentano come fischi e ronzii fastidiosi, a volte veri e propri rumori. L’acufene, per chi ne soffre, è una vera tortura e può diventare un dramma in grado di influire molto sulla qualità della vita, perché può arrivare ad impedire lo svolgimento delle attività quotidiane. Chi ne soffre riporta situazioni di forte disagio e lamenta l’incapacità ad abituarsi a questo disturbo, che è ancora oggi molto difficile da risolvere completamente. Seguono le domande più diffuse in merito al problema.
Quali sono le principali cause che provocano l’acufene?
L’acufene è un sintomo, non una malattia, e pertanto è necessario orientarsi verso un trattamento che miri all’identificazione della causa e quindi, di conseguenza, ad agire su ciò che ne è alla base. Le cause sono molteplici, le più diffuse:
– i cosiddetti “acufeni audiologici”, legati appunto a patologie dell’apparato uditivo;
– altri acufeni dipendono invece da alterazioni o disfunzioni dell’apparato muscolo-scheletrico e che quindi richiedono una valutazione di tutte le strutture coinvolte nella masticazione-deglutizione, come denti, mascelle, muscoli, articolazioni temporo-mandibolari e nervi;
– gli “acufeni psicogeni”, i quali sono legati alla sfera psicologica ed emotiva. Si riscontrano nei soggetti in fase peri e post- depressiva e/o nei soggetti con forte alterazione dello stato ansioso;
– diffuso anche nei soggetti con problemi circolatori nei quali si presenta in molti casi come un battito cardiaco intenso e di tonalità grave.
Quali sono i fattori di rischio, esistono soggetti predisposti a sviluppare l’acufene?
Esistono dei fattori di rischio che possono aumentare la “probabilità” di sviluppare l’acufene:
• esposizione sia acuta ma soprattutto cronica al rumore;
• il fumo di sigaretta;
• disturbi vari, anche lievi, della sfera psicologica come l’ansia, la depressione o lo stress;
• patologie quali ipertensione, cardiopatie e problemi circolatori;
Esiste una cura per l’acufene?
Purtroppo non esiste una cura per l’acufene, anche a causa della vastità della sua eziologia. Una precoce diagnosi della patologia alla base dell’acufene potrebbe aiutare a rimediare ma ad oggi risulta ancora difficile.
Come posso imparare a tollerare l’acufene?
Esistono delle terapie di tipo principalmente riabilitativo che hanno mostrato maggiore efficacia nel lungo termine come la Terapia del Suono (TRT), che si basa sul concetto di desensibilizzazione alla percezione dell’acufene mediante la somministrazione di suoni terapeuticamente adeguati con una diminuzione progressiva del fastidio ed aumento della tollerabilità. Un lavoro che prevede una collaborazione tra più figure professionali quali Audiologo, Audioprotesista e psicologo. La durata della terapia è variabile e viene mediamente protratta per 12-18 mesi; anche qualora si ottengano risultati in tempi relativamente brevi (6 mesi), se ne consiglia la prosecuzione per complessivamente almeno un anno per evitare ricadute. Nei follow-up a distanza di più anni dal termine della terapia, i pazienti risultano stabili, ed eventuali ricadute si risolvono in tempi molto brevi. Il centro acustico AUDIRE fornisce tutti gli strumenti necessari ad una corretta terapia del suono, secondo le più recenti linee guida riguardanti il trattamento degli acufeni.